Qr Code Dinamici: cosa sono e come funzionano

16 Maggio 2022
I Qr Code sono entrati nella nostra quotidianità da diversi anni,  ma solo da pochi anni sono diventati veramente interessanti.
Precisamente, da quando si sono evoluti in Qr Code Dinamici.

Tutto iniziò tanti anni fa, quando l’invenzione del codice a barre, o barcode, arrivò nelle nostre vite.

Da quel giorno, la quasi totalità dei prodotti in commercio hanno un loro barcode identificativo.
Il largo uso di questo strumento, che grazie ad un apposito lettore, prima ottico e poi laser, riesce ad identificare in tempo reale il nostro bene, ha portato ad adottare una serie di standardizzazioni.
Il motivo di questa scelta era la necessità di adottare formati che fossero standardizzati per intere filiere, anche a livello internazionale.

Questo tipo di codice a barre porta con se due grossi svantaggi, che sono emersi solo in tempi recenti.

  • E necessario avere un lettore apposito per decifrarli
  • più l’informazione che deve essere trasformata in barcode è lunga, più il barcode stesso diventa lungo.

Non a caso, infatti, poteva capitare, e capita ancora oggi, che il barcode venisse troncato perché lo spazio a lui destinato non era sufficiente.
Ad occhio non ci si notano differenze, ma se incompleto un lettore non riesce a leggerlo.
Inoltre, con l’avanzamento tecnologico, realtà che disponevano di lettori laser, più precisi, avevano meno difficoltà a leggere i codici rispetto a chi avesse a disposizione ancora lettori ottici, magari anche datati, e quindi meno precisi.

Il cambiamento vero è arrivato grazie all’avvento degli smartphone.

Oltre che al web ovviamente.
Quando arrivò il codice a barre bidimensionale, o Barcode 2D, vi fu una vera svolta.
Grazie ad esso, si potevano concentrare molte più informazioni in uno spazio molto limitato.
E soprattutto, invariabile.

Grazie agli smartphone questa tipologia di codifica ha trovato larga diffusione.
La loro notevole dinamicità di utilizzo li ha resi perfetti per essere utilizzati su biglietti da visita, dove inquadrando il codice si poteva rimandare ad un sito web, ad una pagina di un social, oppure forzare l’apertura del gestore di posta e prepare una mail con l’indirizzo già preimpostato, ed addirittura preparare già il telefono, con un numero preimpostato, per una chiamata. 

Si capì subito, grazie a queste sue caratteristiche, che il loro utilizzo ideale era legato al mondo della rappresentanza ed alle aziende di servizi.
Con il tempo però ci si accorse che anche questo tipo di codifica aveva dei limiti.
Linkando una pagina web, ad esempio, si vincola per sempre quel codice a quella pagina.
Un minimo cambiamento all’URL ed il gioco smetteva di funzionare.
E questo costringeva, chi lo utilizza per promuovere servizi, o offerte, tanto per fare un esempio, a dover modificare la pagina per dargli una sorta di dinamicità.

Da qualche anno sono però comparti dei servizi web davvero interessanti, che hanno dato nuovo splendore a questo tipo di codifica.
Attraverso essi, ve ne sono a pagamento e gratuiti, e possibile, registrandosi, creare dei barcode 2D dinamici.

Ma come funzionano questi servizi?

In linea generale, spiegandola in maniera semplice, registrandosi viene creata una sorta di nostra pagina, con un suo URL dedicato, sul loro sito.
Viene poi creato un barcode 2D legato a quella pagina.
All’ interno della nostra area possiamo andare a scrivere quello che interessa a noi, che sia un testo o un link.
Sarà il sevizio ad associare il barcode 2D
In questo modo possiamo utilizzare il barcode dove vogliamo (brochure, biglietti da visita, …) cambiando il link, ad esempio di un servizio in promozione o del prossimo evento a cui parteciperemo, senza che questo venga cambiato.

Uno dei più famosi è  Qr Code Generator, ma richiede un account Google per poter essere utilizzato nella gestione dei barcode 2D dinamici, mentre per quelli statici no.

Ancora non molto usata, questa funzionalità potrebbe aiutare molto le aziende a promuovere con più efficacia i loro prodotti, sfruttando le landing page dedicate.
Inoltre metterebbe chi lo usa, sotto una luce di modernità.
Al giorno d’oggi, stare al passo con i tempi, significa anche questo.

Piccola precisazione finale:

quando parliamo di Qr Code, in verità stiamo identificando non il tipo di barcone ma il suo font di codifica.
Vi sono anche altri, diffusissimi, font, come ad esempio il DataMatrix, che possono benissimo essere utilizzati per il medesimo scopo.

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